La dottoressa Alessandra Balestrazzi, presidente dell'Associazione Italiana Medici Oculisti, ha espresso apprezzamento per le recenti iniziative stampa riguardanti le novità nel trattamento del cheratocono. Tuttavia, ha sottolineato l'importanza di verificare tali novità attraverso studi comparativi multicentrici a lungo termine.
Nella stessa nota, la dottoressa Balestrazzi ha riportato il parere autorevole del professor Cosimo Mazzotta, membro di AIMO ed esperto riconosciuto a livello internazionale. Il professor Mazzotta ha chiarito che il crosslinking del collagene, utilizzato per il trattamento conservativo del cheratocono evolutivo, è una terapia approvata in Italia dal 2006 e dall'FDA nel 2016.
Il professor Mazzotta ha descritto questa terapia come un successo consolidato, validato e ben codificato a livello mondiale. Ha sottolineato l'importanza dei dati scientifici a lungo termine basati sull'evidenza clinica, sia per il trattamento con rimozione dell'epitelio sia per quello transepiteliale con e senza iontoforesi. La metodica coinvolge elementi come l'energia dei raggi ultravioletti, l'ossigeno e la riboflavina, con parametri misurati e standardizzati.
Il professor Mazzotta ha assicurato che non ci sono problemi di inefficienza nei trattamenti, definendo questa terapia come "di successo e priva di effetti collaterali importanti". Gli oculisti AIMO hanno sottolineato che, secondo recenti pubblicazioni scientifiche, le percentuali di insuccesso sono inferiori al 10% a 15 anni di follow-up, sia in età pediatrica che nei giovani adulti.
In conclusione, gli oculisti concordano che questa terapia standardizzata e sicura ha contribuito a ridurre significativamente il numero di trapianti di cornea eseguiti per il cheratocono in Italia e nel mondo, con una diminuzione superiore al 50%.
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Crosslinking e cheratocono, gli oculisti di Aimo: “Procedura standardizzata e sicura”